Avete mai sentito parlare negli ultimi tempi di demanufacturing? Bene se questo termine vi è ancora poco familiare, vi preannunciamo che a breve non lo sarà più, perchè da diversi anni non si parla d’altro e questo tipo di pratica sta diventando davvero molto diffusa. Scopriamo insieme cos’è il demanufacturing.

Grandi novità in arrivo

Innanzitutto partiamo col dire che con questa espressione si intende il “ricondizionamento” di quegli apparecchi rotti, ai quali viene data una seconda vita, sostituendo le parti danneggiate o difettose; in questo modo questi apparecchi elettronici ritornano sul mercato più efficienti di prima e pronti per essere utilizzati.

Questo tipo di pratica negli ultimi tempi sta avendo un grande successo e coinvolge gran parte degli elettrodomestici da quelli grandi a quelli piccoli. Le aziende infatti sempre più spesso stanno puntando su questo nuovo tipo di mercato che ha dalla sua grandi benefici non solo per loro, ma anche per il consumatore e in particolar modo sull‘ambiente. 

Il tema ambiente e il suo rispetto ritornano dunque come punti focali, e anche per chi si occupa di elettrodomestici, questa tematica non lascia indifferenti.

Nuova vita agli elettrodomestici

Questo è solo uno dei tanti aspetti legati all’ambiente ed al recupero di elettrodomestici non più funzionanti. Non tutto può essere rimesso a nuovo, ma tutto può essere riciclato! Gli elettrodomestici ai quali non si può dare “una seconda vita” possono comunque contribuire a loro modo per il benessere dell’ambiente.
Per esempio da un frigorifero rotto si possono riciclare circa 3 kili di alluminio, 3 di rame,28 kili di ferro, e molto altro ancora, tutti materiali che possono essere riutilizzati per la realizzazione di un nuovo elettrodomestico.

Niente male insomma, per una società che negli ultimi tempi è orientata allo spreco. Il cambio di rotta è davvero molto evidente e coinvolge un pò tutti i settori, le regole sono risparmiare, riciclare, salvaguardare, rispettare, senza però che la qualità e l’efficienza siano messe in secondo piano.

 

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