La casa del futuro, non è più solo una dimora futuristica, un luogo astratto che siamo abituati a vedere nei film di fantascienza.

 La casa del futuro è una realtà sempre più viva e presente nel nostro quotidiano, che ci fa capire sempre di più che si stanno facendo passi da gigante sotto il profilo della domotica.

Come molti di voi già sapranno, l’espressione domotica è quel termine tecnico  con cui si definisce tutto l’insieme delle tecnologie e dei sistemi che permettono di migliorare la qualità della vita all’interno di una casa. Oggi le case moderne sono sempre più caratterizzate da sistemi di alta tecnologia connessi a dispositivi mobili come cellulari.

Dal proprio smartphone è possibile attivare il programma di una lavatrice, spegnere una caldaia, insomma in parole povere, comandare il funzionamento di un elettrodomestico a distanza, non è mai stato così semplice come in questo periodo.

Le aziende che si occupano della domotica dunque si sfidano a colpi di innovazione e gli scontri sono davvero acerrimi.

Scontro fra titani

Una delle battaglie legate alla domotica più rappresentative vede come protagonisti due colossi come Google Home e Amazon aEcho, che negli ultimi tempi si sfidano a colpi di innovazione per accaparrarsi quella fetta di mercato tanto ambita per entrare nelle case dei consumatori.

Il dispositivo Google Home per esempio ha grandi potenzialità e tutte iniziano a funzionare appena si pronunciare la frase “Ok Google”. A questo dispositivo è possibile chiedere davvero di tutto dalle ultime notizie di cronaca, alle previsioni meteo, risultati sportivi sulle diverse discipline e molto altro ancora. Ci si può collegare a canali come youtube per ascoltare musica insomma una vera risorsa che si può attivare grazie ad un comando vocale.

La risposta di Amazon a questa proposta invece è Alexa,ovvero lo  speaker vocale di Echo, quello a cui è possibile rivolgersi per chiedere di ascoltare una canzone o di dare le ultime notizie sui fatti quotidiani.

Entrambi  i dispositivi hanno la capacità di collegarsi al wi-fi di casa, ed è possibile azionarli con comandi vocali.

Hanno insomma tante risorse, ma allo stesso tempo anche molti limiti che li accomunano. Uno di questi per esempio riguarda il linguaggio. Durante la  richiesta vocale bisogna  infatti essere molto chiari e usare un lessico più semplice possibile.

Un limite questo, già segnalato e sul quale già si sta lavorando per superarlo al meglio.

 

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