Nel nostro blog spesso ci siamo soffermati sulla domotica e sule tendenze degli ultimi tempi nella realizzazione di case intelligenti i cui sistemi da quelli di allarme, a quelli di funzionamento degli elettrodomestici possono essere gestiti attraverso uno smartphone. Oggi quello che vi vogliamo raccontare è un altro passo avanti della domotica in cui spiccano due giovanissimi italiani che hanno realizzato attraverso la costituzione di una start-up una domotica low cost e accessibile a tutti. Vediamo nello specifico la vicenda e le curiosità in merito.
L’idea
Due fratelli pugliesi, Michele e Pasquale Longo, entrambi hanno meno di trenta anni, in meno di sei mesi hanno già messo sul mercato un prodotto funzionante e certificato, realizzando un sistema che in poche ore e senza lavori di ristrutturazione trasforma qualunque abitazione in una casa domotica, facendo controllare gli interruttori elettrici da una app.
L’idea di un sistema di domotica low cost è arrivata ai due giovani ingegneri grazie a una esperienza diretta. Entrambi desideravano rendere smart ciò che avevano già a disposizione.Il loro sogno era realizzare una casa intelligente e grazie ala loro start-up PowaHome ci sono riusciti.Sono partiti dal semplice modem per la connessione Internet e l’idea di farlo comunicare in modo controllato con l’impianto elettrico di casa direttamente da una app dal loro telefono. Quindi hanno pensato a un mattoncino hardware da applicare direttamente e per far parlare il sistema elettrico con gli oggetti che desideravano controllare.
Un business vincente
Quello che però più fa notizia oltre all’idea geniale è proprio il fatto che questi due fratelli siano riusciti a metter sul mercato il loro prodotto e a venderlo con grande successo. Questo infatti è un caso raro non tutte le start-up riescono fin da subito a generare introiti di successo, spesso infatti ci vogliono anni prima che si possano vedere i risultati in termini economici.
Con appena 30 mila euro di prefinanziamento ottenuto grazie al programma romano LVenture sono riusciti in cinque mesi a ottenere le certificazioni per vendere il prodotto in tutta Europa.
Da novembre hanno aperto un nuovo round di investimento per accogliere (e raccogliere soldi da) nuovi finanziatori: la domotica è un mercato che dovrebbe valere circa 72 miliardi di euro entro il 2020 a livello globale e servizi aggiuntivi e integrativi come quelli di PowaHome serviranno anche ai colossi del comparto, tra cui Amazon e Google. Senza contare che per l’installazione di app e hardware per il controllo del frigorifero, del riscaldamento, delle luci serviranno tecnici e assistenti con creazione di nuovi posti di lavoro.Insomma non c’è che dire un business davvero vincente. Bravi ragazzi, e soprattutto grandi eccellenze italiane.