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Avete mai sentito parlare di Energy harvesting? Probabilmente questo termine vi dirà molto poco,  ma in realtà l’argomento è sulla bocca di tutti, per questo motivo abbiamo deciso di approfondire questa questione che non  riguarda altro che l’energia riciclabile. Vediamo dunque di approfondire la questione.

L’Energy Harvesting anche conosciuto come Power Harvesting, Energy Scavenging e tradotto alle volte come Energia racimolata non è altro che  il processo per cui l’energia, derivante da energie alternative, viene catturata e salvata, dove le cosiddette forme di energia alternative sono tutte quelle sorgenti comunemente disponibili nell’ambiente. Questo processo le converte in energia elettrica direttamente utilizzabile.

Di solito  i racimolatori di energia hanno il compito di fornire una potenza molto piccola, ma l’energia che viene prelevata  è quella liberamente disponibile come energia di fondo nell’ambiente in cui si trova l’apparecchio.

Le sorgenti alternative possono essere fonti di energia, ad esempio, energia termica, energia cinetica, energia chimica, energia potenziale o solare, disperse tranquillamente nell’ambiente atmosferico.

Ma come si converte questa energia?

La conversione dell’energia avviene in modalità differenti in funzione della fonte ambientale, se per esempio nel caso dell’ energia solare, essa  viene agevolmente immagazzinata tramite celle fotovoltaiche, che si prestano facilmente per essere scalate in piccole dimensioni,come per far funzionare le calcolatrici tascabili, oppure quello delle lampade segna passo da giardino, mentre per l’uso in ambienti interni, ovvero utilizzando fonti artificiali di illuminazione, si impiegano di solito  apposite celle fotovoltaiche amorfe.

I dispositivi in grado di raccogliere e convertire l’energia ambientale in energia elettrica nel corso del tempo hanno suscitato molto interesse sia nel settore militare che in quello commerciale.

Le applicazioni future potrebbero includere l’alimentazione di dispositivi autonomi ad alta potenza di uscita (o matrici di tali dispositivi),  robusti a tal punto di sopportare l’esposizione a lungo termine in ambienti ostili quali località molto  isolate o dal difficile accesso.

Innovazioni del futuro

Il futuro ci riserva dunque nuovi modi di produrre e utilizzare l’energia.Una curiosità in questo settore riguarda le applicazioni di elettronica indossabile, dove i racimolatori di energia possono dare  energia elettrica per alimentare oppure ricaricare cellulari, sistemi di monitoraggio remoti, apparecchiature di radiocomunicazione voce e dati, come i GPS e rilevatori del battito cardiaco. Un’estensione di questa tecnica, i racimolatori di energia biomeccanici, collega il generatore, con delle fasce, intorno alle ginocchia, producendo così energia racimolata durante la camminata o la pedalata. Si tratta  però di fonti di energia elettrica limitate ma che aprono il futuro a nuovi scenari in fatto di energia.

 

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